TY - JOUR AU - Trande, Simone AU - Ramacciani Isemann, Christian AU - Righi, Lorenzo AU - Becattini, Giovanni T1 - See and treat nella gestione dei codici minori in pronto soccorso: indagine retrospettiva e prospettive di sistema PY - 2023 Y1 - 2023-01-01 DO - 10.1706/4011.39900 JO - Politiche Sanitarie JA - Politiche sanitarie VL - 24 IS - 1 SP - 11 EP - 23 PB - Il Pensiero Scientifico Editore SN - 2038-1832 Y2 - 2024/03/29 UR - http://dx.doi.org/10.1706/4011.39900 N2 - L’incremento delle richieste di visita in pronto soccorso (Ps), unito alla carenza di personale medico e infermieristico, rende necessarie delle riflessioni sull’appropriatezza nell’assegnazione di risorse professionali alla differente complessità. Tra le soluzioni presenti in letteratura emerge il See and treat (Set), introdotto in Toscana dal 2007, come modello per migliorare l’utilizzo dei professionisti nei codici minori. È stata svolta pertanto un’analisi retrospettiva degli accessi nei Ps dell’Azienda Usl Toscana sud est nell’anno 2019; attraverso la codifica Icd-9-cm sono state estrapolate le prestazioni erogabili con il modello Set. Sulla base del risultato ottenuto sono stati determinati i fabbisogni di personale, calcolati in full time equivalent (Fte), dapprima in maniera complessiva, e successivamente scorporando l’attività eleggibile al percorso Set. Nell’anno 2019 le richieste di visita in Ps sono state 342.745. Sono stati definiti eleggibili per i protocolli Set oltre 60.000 casi; di questi, la metà è rappresentata da traumi minori degli arti, problemi oculistici, problemi otorinolaringoiatrici e ferite. A livello aggregato, questa attività assorbe un tempo/medico pari a 13,8 Fte annui; il trasferimento di questa attività a infermieri formati Set, pertanto, è potenzialmente in grado di ridurre il fabbisogno di medici specialisti di 10-11 unità. Aggregando i dati a livello regionale, è possibile stimare l’attività eleggibile Set in 63,8 Fte (56 medici). I buoni risultati emersi in letteratura relativamente a efficacia, soddisfazione dell’utente e tempi di attesa e di processo possono sostenere l’estensione del modello Set. Il suo impatto sui fabbisogni di personale, inoltre, può migliorare l’appropriatezza nelle cure erogate dai diversi professionisti anche nei percorsi a complessità maggiore, senza ridurre la sicurezza ma, al contrario, aumentando la performance complessiva delle strutture. ER -