Una visibilità internazionale per Politiche sanitarie

Roberto Grilli, Vincenzo Rebba

Nel 2008 avevamo preannunciato che Politiche sanitarie sarebbe stata rinnovata per rispondere ai cambiamenti intervenuti nel mondo della sanità e all’evoluzione delle esigenze di ricerca e aggiornamento scientifico degli studiosi e degli operatori del settore sanitario, puntando a sviluppare un dialogo tra mondo della ricerca, istituzioni e aziende sanitarie.
Nell’ambito di questo processo di rinnovamento, con il numero 2 del 2008, sono state inaugurate due nuove sezioni che hanno arricchito la rivista. La prima ‘Dalla ricerca alla salute’, curata da Luciana Ballini, è dedicata in particolare alla ricerca traslazionale, alla evidence-based medicine e alla outcome research. La seconda sezione ‘Segnalazioni’, curata da Massimo Brunetti, offre una sintesi delle principali novità bibliografiche e lo spoglio degli articoli più rilevanti pubblicati negli ultimi mesi sulle riviste scientifiche nazionali e internazionali.
Con il numero 4 del 2008 abbiamo inoltre inaugurato un’altra iniziativa, prevedendo la pubblicazione di una serie di monografie allegate alla rivista su tematiche inerenti l’innovazione tecnologica in sanità. La prima di queste monografie è stata dedicata a una “Introduzione all’health technology assess­ment” curata da Americo Cicchetti. Il tema è di estrema rilevanza e attualità e verrà approfondito con ulteriori interventi e contributi. Le altre proporranno strumenti per la metodologia valutativa e analisi di esperienze rilevanti di introduzione dell’innovazione a livello nazionale e locale.
A partire da quest’anno, intendiamo compiere un ulteriore passo sul versante del rinnovamento per perseguire sempre meglio gli obiettivi della rivista e allargare all’ambito internazionale la platea degli autori e dei lettori. Acquisire una dimensione e una visibilità internazionale appare una necessità ineludibile per una rivista scientifica che ambisca, come Politiche sanitarie, a proporre analisi rigorose e innovative sul piano metodologico e a inserirsi con autorevolezza nel dibattito sulle più significative esperienze di politica di promozione e tutela della salute. Tale apertura potrà offrire l’opportunità di un confronto e di un proficuo scambio di idee tra diversi sistemi sanitari e centri di ricerca e potrà inoltre consentire di far conoscere meglio lo stato e l’evoluzione delle politiche sanitarie in Italia a livello nazionale, regionale e locale, contribuendo a diffondere la conoscenza del funzionamento del nostro Servizio Sanitario Nazionale.
In questa nuova prospettiva, il Comitato scientifico ha deciso di adottare Italian Journal of Health Policy come versione inglese del titolo della rivista. Abbiamo inoltre invitato a far parte del Comitato scientifico alcuni colleghi stranieri, studiosi di chiara fama internazionale attenti all’evoluzione delle politiche sanitarie italiane e interessati a dare il proprio contributo alla crescita della rivista. Infine, proprio per favorire il dibattito e il confronto anche a livello internazionale, la rivista accoglierà anche articoli in lingua inglese da parte sia di autori stranieri sia di autori italiani.
Tali innovazioni rappresentano un primo passo indispensabile per acquisire progressivamente visibilità e per accedere all’indicizzazione della rivista nelle principali banche dati internazionali. L’obiettivo che ispira l’operazione è quello di proseguire sulla via del miglioramento continuo della qualità dei contributi sia sul piano scientifico che su quello dell’originalità. E a tale scopo verrà data ancora maggiore attenzione alla selezione dei lavori e dei revisori (segnaliamo peraltro che fin dalla nascita di Politiche sanitarie, i contributi proposti sono valutati in doppio cieco da due revisori).
A quasi un anno di vita del nuovo corso editoriale della rivista, abbiamo potuto registrare in maniera piuttosto chiara un innalzamento della qualità sia delle proposte di pubblicazione sia delle revisioni che vengono effettuate sui manoscritti. Confidiamo che la nuova ‘anima’ internazionale che la rivista verrà ad acquisire consentirà di migliorare ulteriormente il livello qualitativo dei saggi pubblicati e di valorizzare al meglio, grazie a una più efficace disseminazione delle conoscenze, le analisi empiriche tipicamente contenute nella sezione ‘Note, esperienze e documenti’.